Prestiti per pensionati

Quando si necessita di un prestito personale la prima cosa che ci viene chiesta, da un istituto di credito, è la documentazione relativa al reddito. I pensionati, in questo, hanno un vantaggio non indifferente: la pensione viene pagata dall’Inps e , proprio per questo, è considerata uno dei redditi più sicuri e affidabili che ci siano. Non è un caso, quindi, che i prestiti per pensionati siano molto diffusi e oggi, in piena crisi economica, sono sempre di più le persone che utilizzano questi prodotti per ottenere liquidità.

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Ma come funzionano i prestiti per pensionati e quali opportunità offrono? A questo proposito abbiamo analizzato le proposte della BNL, una delle banche più attive nell’erogazione di credito, e le proposte dell’Inps che offre, in alcuni casi, finanziamenti agevolati per chi gode di una pensione di anzianità.

Prestiti pensionati BNL

Negli ultimi tempi, sembra ci sia un proliferare di offerte per prestiti ai pensionati, con vantaggiosissime condizioni contrattuali. Sicuramente i pensionati rappresentano un target appetibile per le banche e le finanziarie, ma bisogna stare molto attenti alle truffe e le frodi. Soprattutto quando i pensionati, magari un po’ in avanti con l’età, si presentano soli nelle agenzie con l’urgenza di ottenere un finanziamento, è possibile che vengano raggirati, con l’acquisto di prodotti finanziari non vantaggiosi come credevano.

Per gli esperti del settore, infatti, non è molto difficile nascondere costi aggiuntivi, clausole e penali, nelle tante voci complicate di un prodotto finanziario come il prestito personale. Per questo, molte volte, è preferibile stare sicuri, e rivolgersi ad istituti di credito di chiara fama, non facendosi abbindolare da false promesse, ma preferendo la chiarezza e l’affidabilità dei grandi gruppi del settore.

Uno di questi è sicuramente BNL, del gruppo BNP Paribas, uno dei gruppi bancari più importanti in Italia, con 2 milioni e mezzo di clienti ed oltre 150.000 imprese che usufruiscono dei suoi servizi. BNL, offre in particolare a tutti i pensionati, la possibilità di richiedere un prestito tramite la cessione del quinto.

È possibile richiedere fino a 90.000€, rimborsabili fino ad un massimo di 120 mesi, con rate il cui importo non può superare il quinto della pensione netta, per un minimo di 50€. La stipula di un contratto assicurativo a copertura del prestito, contro l’eventualità di una morte prematura da parte dell’interessato, è completamente della banca, la quale è anche beneficiaria del premio assicurativo. La polizza assicurativa è erogata dalla controllata del gruppo, BNL Finance.

In caso di rimborso anticipato, viene fatta pagare una commissione extra dell’1% del prestito, dello 0,5% se rimangono da restituire meno di 12 rate, e gratuita se la somma rimanente è inferiore a 10.000€. La somma richiesta viene erogata tramite accredito sul proprio conto corrente bancario, anche se di un altro istituto.

Per esempio, è possibile richiedere un prestito personale tramite la cessione del quinto di 16.800€, da un pensionato di 69 anni. Il prestito sarà rimborsato tramite il pagamento di 120 rate da 200€ circa l’una, con dei tassi di interesse applicati del 6,75% per quanto riguarda il TAN, e del 7,80% per quanto riguarda il TAEG. I costi aggiuntivi del prestito saranno 300€ di spese di gestione, 100€ di spese di istruttoria della pratica, 16€ di imposta di bollo e 200€ di spese di invio della documentazione necessaria. In questo caso, l’importo totale del prestito richiesto di 16.800€, sarà di 24.000€, con un costo totale del finanziamento in dieci anni di 5.200€ circa.

Prestiti per pensionati Inps

Qualora si fosse pensionati, e si necessitasse di un prestito, sicuramente la soluzione migliore è quella di richiederlo direttamente presso l’INPS. L’istituto di previdenza sociale, infatti, rappresenta uno dei canali migliori, per un pensionato, per accedere ai finanziamenti.

È possibile richiedere il prestito direttamente presso l’INPS, o presso una delle tante banche o finanziarie convenzionate con l’istituto. Se la richiesta viene presentata direttamente presso l’INPS, si ha la possibilità di ottenere un finanziamento con dei tassi di interesse molto agevolati, a volte sotto anche il 5%. Lo strumento migliore, è quello della cessione del quinto, usato dalla maggioranza dei pensionati. Si tratta di un tipo di prestito personale non finalizzato, con il quale è possibile richiedere un finanziamento, senza dover specificare la destinazione d’uso del denaro richiesto. La durata del prestito non può superare i dieci anni, ed il pensionato non deve superare gli 85 anni d’età alla fine dello stesso.

Viene rimborsato tramite trattenuta diretta sulla pensione, da parte dell’istituto di previdenza sociale, con una rata mensile che può andare da 80€, ad un quinto della pensione netta. Sono escluse dalla possibilità di richiedere un prestito personale tramite la cessione del quinto, le pensioni di invalidità, pensioni e assegni sociali, assegni di sostegno di vario genere. Se si fosse titolari di più pensioni, l’importo massimo della rata è il quinto della somma delle pensioni nette. Inoltre, non è possibile intaccare la pensione minima e scendere, con il pagamento della cessione del quinto, sotto quella soglia minima di garanzia.

La cessione del quinto per i pensionati, necessita della stipula di un contratto di assicurazione sulla vita obbligatorio, che copra l’istituto, o la banca o la finanziaria, dall’eventuale morte del richiedente.

Questo tipo di prestito personale per pensionati, è stato studiato appositamente per tutelare nel maggior modo possibile questa categoria di persone, che altrimenti sarebbe alla mercé degli istituti di credito. L’INPS, infatti, si fa garante del rispetto di alcune norme a tutela dei pensionati, come il rispetto del limite dei tassi di usura negli interessi calcolati, il rispetto delle convenzioni stipulate con le banche e le finanziarie, il rispetto delle norme contrattuali. Nel caso in cui, per esempio, non vengano correttamente specificate tutte le spese della pratica, sia di attivazione sia di gestione, o non si rispettino i limiti del quinto, l’INPS può intervenire, anche attraverso la revoca della convenzione.

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La cessione del quinto della pensione, è uno degli strumenti migliori per accedere al credito, sicuramente con delle limitazioni, ma garantisce un livello di protezione molto alto nei confronti degli istituti di credito e dei rischi legati ai finanziamenti bancari.

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