Prestiti personali per dipendenti comunali

I dipendenti comunali diretti o indiretti possono richiedere sia prestiti agevolati presso banche e finanziarie, sia prestiti Inpdap convenzionati direttamente presso l’Inps. In entrambi i casi è possibile ottenere prestiti a condizioni vantaggiose, sia finalizzati che non, rimborsabili da 12 fino ad un massimo di 120 mesi.

Rientrano in questa categoria al pari dei dipendenti pubblici gli impiegati dell’anagrafe, i messi comunali, i poliziotti municipali, le maestre degli asili nido, il personale amministrativo o gli operatori ecologici, compreso il personale delle aziende municipalizzate.

Piccoli prestiti Inpdap per comunali a condizioni agevolate

I dipendenti comunali possono accedere ai prestiti agevolati Inpdap, oggi gestiti dall’Inps, per i quali è necessario essere iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie.
In particolare è possibile richiedere dei piccoli prestiti da una fino ad un massimo di 4 mensilità, rimborsabili da 12 a 48 mesi.

Inoltre in assenza di ulteriori prestiti o di problemi legati ai pagamenti come protesti o pignoramenti, è possibile aumentare la richiesta fino ad un massimo di 8 mensilità, rimborsabili in 48 mesi. Per richiedere un piccolo prestito non è necessaria nessuna documentazione né una motivazione certificata, mentre il rimborso avviene tramite trattenuta diretta sulla busta paga.

Il tasso d’interesse nominale è del 4,25%, più uno 0,5% per le spese di amministrazione dell’Inps ed un’aliquota per il Fondo Rischi, che può andare dallo 0,17% fino all’1,20%, a seconda della durata e dell’età del richiedente. La domanda deve essere effettuata per via telematica direttamente sul sito dell’Inps o tramite la propria Amministrazione di competenza. Inoltre dopo la metà della durata del rimborso del prestito è possibile richiederne il rinnovo.

Prestiti pluriennali diretti per dipendenti comunali

Un’altra tipologia di prestito agevolato che i dipendenti comunali possono richiedere è il prestito pluriennale diretto, sempre presso l’Inps. In questo caso bisogna essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazione creditizie e sociali da almeno 4 anni, oltre ad avere un contratto a tempo indeterminato, oppure determinato con durata di almeno 3 anni. Inoltre in questo caso sarà necessario fornire a garanzia del prestito il proprio TFR.

I prestiti pluriennali diretti sono vincolati alla cessione del quinto, e la rata mensile non può superare il 20% dello stipendio netto. La durata può essere di 60 o di 120 mesi, mentre è necessario motivare la richiesta tramite documentazione scritta, per motivazioni personali o familiari.

Il tasso di interesse è agevolato al 3,5%, più uno 0,5% per le spese d’amministrazione dell’Inps più un’aliquota per il Fondo Rischi, che può andare dallo 0,96 fino al 2,28% a seconda della durata e dell’età del richiedente. La richiesta va presentata per via telematica tramite la propria amministrazione di competenza, mentre per rinnovare il prestito è necessario aspettare almeno 2 anni per i prestiti quinquennali e 4 per quelli decennali. È possibile richiedere un prestito pluriennale diretto anche se protestati, pignorati o segnalati come cattivi pagatori.

Prestiti pluriennali garantiti

Infine i dipendenti comunali possono sempre richiedere un prestito pluriennale garantito, direttamente presso banche e finanziarie convenzionate.
In questo caso il tasso d’interesse è quello convenzionato applicato dall’istituto, mentre l’Inps si limita a fornire una garanzia in caso di morte, riduzione dello stipendio o cessazione dal servizio senza diritto alla pensione.

Per poter richiedere un prestito pluriennale garantito bisogna essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie, essere in servizio ed avere almeno 4 anni di versamenti per la pensione.Gli importi richiedibili sono sempre vincolati alla quota cedibile, che non può superare 1/5 dello stipendio netto mensile, mentre le durate possono essere di 60 o 120 mesi.
Oltre al tasso d’interesse nominale applicato dall’istituto bisogna contare uno 0,5% per le spese d’amministrazione dell’Inps più un’aliquota per il Fondo Rischi dell’1,5% per i prestiti a 60 mesi, mentre per quelli a 120 mesi è del 3%. La domanda deve essere effettuata online, tramite la propria amministrazione di competenza.

Conclusioni

I dipendenti comunali al pari dei dipendenti pubblici possono accedere ad una serie di prestiti agevolati a condizioni vantaggiose, sia presso banche e finanziarie convenzionate, sia direttamente presso l’Inps. I prestiti Inpdap infatti possono essere richiesti tramite la propria amministrazione online, se iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie.
Si tratta di piccoli prestiti fino ad 8 mensilità o di prestiti decennali, entrambi rimborsabili tramite la cessione del quinto ed a tassi d’interesse inferiori alle medie del mercato.

Articoli correlati

About The Author