Come funziona la social card

Uno dei provvedimenti introdotti dal Governo Renzi che fa parte delle misure di contrasto della povertà e di supporto ai redditi più bassi è la Social Card, introdotta nel 2013 e rifinanziata nella Legge di Stabilità 2016, che si baserà sul RIA, il Reddito d’Inclusione Attiva cioè una specie di reddito di cittadinanza.

La Social Card verrà anche chiamata carta d’acquisti, e sarà disponibile presso tutti gli uffici di Poste Italiane. Questa nuova Social Card è destinata agli anziani con età oltre i 65 anni ed ai bambini fino ai 3 anni, ovviamente in quest’ultimo caso sarà intestata ad uno dei genitori.
Per richiedere informazioni è inoltre possibile andare sul sito dell’INPS o recarsi presso una delle agenzie territoriali dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale o di Poste Italiane. Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i requisiti per ottenerla e come può essere utilizzata.

REQUISITI SOCIAL CARD 2016-7 OVER 65

Possono richiedere la Social Card tutte le persone con più di 65 anni residenti in Italia, sia italiani iscritti all’Anagrafe che cittadini stranieri con permesso di soggiorno permanente, di lungo periodo o rifugiati politici. È necessario avere un reddito totale inferiore a 6.788,61€ l’anno compresi trattamenti pensionistici e assistenziali, oppure se di età superiore ai 70 anni inferiore a 9.051,48€.

Per richiedere la Social Card inoltre è necessario non essere se stessi o il proprio coniuge intestatari di più di una utenza elettrica domestica o di utenze elettriche non domestiche, intestatario di più di una utenza del gas, proprietario di più di un’autovettura, avere una quota superiore al 25% di più di un immobile ad uso abitativo o avere una quota superiore al 10% di un immobile non ad uso abitativo o che si trovi all’estero.

Inoltre non bisogna avere un patrimonio mobiliare superiore ai 15.000€ e non si deve ricevere un vitto dallo Stato per permanenza in un istituto di pena o di lunga degenza. Per certificare il proprio reddito è necessario essere in possesso di un indicatore di reddito ISEE, ottenibile presso gli uffici dell’INPS, i CAF o presso gli uffici del Comune di residenza.

REQUISITI SOCIAL CARD 2016-7 GENITORI CON FIGLIO SOTTO I 3 ANNI

I genitori con un figlio al di sotto dei 3 anni d’età possono richiedere la Social Card se il bambino è residente in Italia ed iscritto all’Anagrafe, cittadino italiano o figlio di un cittadino straniero in possesso di permesso di soggiorno a lungo periodo, permanente o per rifugiati politici.

Il reddito certificato dall’ISEE dei genitori deve essere inferiore a 6.788,61€, ed inoltre non devono essere titolari di più di un’utenza elettrica domestica o di utenze elettriche non domestiche, intestatari di più di due utenze del gas, essere proprietari di più di due autovetture o di una quota superiore al 25% di più di un immobile ad uso abitativo.

Inoltre i genitori non devono essere titolari di una quota superiore al 10% di un immobile non ad uso abitativo o all’estero, né di un patrimonio mobiliare superiore ai 15.000€.

QUANTO VALE LA SOCIAL CARD E DOVE USARLA

La Social Card è completamente gratuita senza nessun tipo di costo di gestione, viene ricaricata automaticamente dallo Stato con 80€ ogni 2 mesi, e può essere usata come una normale carta di pagamento elettronica. La Social Card o carta acquisti può essere usata per pagare bollette elettriche o del gas direttamente presso gli uffici postali o per effettuare acquisti nelle farmacie, nelle parafarmacie e nei negozi di alimentari che usano il circuito MasterCard.

Può essere usata solo dal titolare, come una normale carta di debito attraverso il proprio codice PIN che viene spedito al proprio domicilio. Non si possono prelevare contanti ma può essere controllato il saldo e la lista movimenti presso gli ATM Postamat.

Sulla carta è segnata la data di validità, a meno che non venga sospesa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per controlli ed irregolarità. In caso di furto o smarrimento è necessario chiamare il numero verde gratuito 800.902.122 e recarsi presso gli uffici postali per la richiesta di duplicato.

COME E DOVE RICHIEDERE LA SOCIAL CARD

La Social Card può essere richiesta direttamente presso qualsiasi ufficio postale, compilando l’apposito modulo disponibile anche sul sito dell’INPS e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Inoltre è necessario presentare il proprio documento d’identità in originale ed in fotocopia, l’ISEE ed in caso di delegati per persone con più di 65 anni d’età è necessario avere anche l’originale e la fotocopia del documento d’identità del delegato, oltre alla delega.

L’accettazione della richiesta verrà spedita direttamente al proprio domicilio, e sarà necessario presentarla insieme al proprio documento d’identità ed alla copia della richiesta presso l’ufficio postale, per ritirare la Social Card. Il PIN personale sarà spedito al proprio domicilio.

CONCLUSIONI

La Social Card o carta d’acquisti è un aiuto economico concreto per tutte quelle persone, soprattutto anziani e famiglie con figli piccoli, che hanno dei redditi molto bassi e delle situazioni socio-economiche disagiate. Attualmente gli stanziamenti per l’anno 2016 sono stati di circa 600 milioni, mentre per il 2017 già sono pronti 1.000 milioni gestiti direttamente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La Social Card era stata sperimentata inizialmente in 12 Comuni, Roma, Bologna, Milano, Firenze, Catania, Napoli, Genova, Venezia, Torino, Palermo, Bari e Verona, ma da settembre del 2016 è stata estesa a tutto il Paese.

Inoltre sia i Comuni che le Regioni possono aumentarne la disponibilità economica autonomamente, come hanno già fatto la Regione Friuli Venezia Giulia con 120€ a bimestre, la Provincia di Latina con 40€ a bimestre, il Comune di Cassola con 80€ e la città di Alessandria con 40€ a bimestre.

L’augurio è che sia il reddito di cittadinanza che la Social Card diventino delle misure a regime per la lotta alla povertà ed alle situazioni economiche difficili causate dalla disoccupazione e dalla crisi, facendo si che le misure prese nel 2016 siano soltanto l’inizio di un percorso, che veda l’INPS, il Governo, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Poste Italiane sempre più impegnate nella lotta alla disoccupazione ed alla povertà, sostenendo i pensionati, le famiglie ed i giovani.

Articoli correlati

About The Author